Una volta il mondo era sospeso; tutti lasciavano cose in sospeso: nel senso
che quando qualcuno riceveva qualcosa di bello dalla vita, per antica usanza,
faceva un gesto di generosità “sospeso”; il dono , cosìddetto sospeso,
sarebbe stato ricevuto , in forma anonima, dalla prima persona che, per puro
“caso” ,fosse passata di lì in quel momento.
Era un mondo felicissimo, nessuno si aspettava niente dall' altro, ma sapeva
che ,prima o poi, il suo gesto “sospeso” sarebbe ritornato moltiplicato
attraverso molte , molte persone ; e ormai lasciare le cose in “sospeso” era
diventato un bisogno fisiologico come dormire e mangiare.
La generazione della Sospensione, così denominata, era dotata di un paio di
mani moooolto grandi, un corpo filiforme , occhi luminosissimi che facevano
luce anche di notte e organi interni che si illuminavano quando entravano in
azione. Era per questo che tutti avevano una luce grandissima al centro del
petto, sempre accesa.
Era un bisogno così consolidato che, ogni volta che la luce al centro del
petto di un solo essere “sospeso” si spegneva, si aveva un black-out
generale e nessuno riusciva più a camminare per le strade o a vedere
chiaramente le situazioni che gli si presentavano davanti agli occhi, che
seppure luminosissimi, facevano molta fatica a dare una luce sufficiente per
vivere in quel bellissimo mondo sospeso.
Un giorno qualsiasi, nel mondo sospeso, anche se perfetto, una luce del
petto di un essere sospeso, si spense e mandò in black out tutte le luci del
petto di tutti gli esseri sospesi. Il motivo del black out non si seppe mai, ed
ancora si indaga sull' accaduto.
Fu così che , di tanto in tanto, da quel giorno, alcuni gesti “sospesi” non
venivano pagati a sufficienza o non venivano visti nella loro natura di gesto
sospeso , e , piano ,piano ,andavano diminuendo.
Un bel giorno, qualcuno cominciò a spargere la voce che i gesti sospesi
stessero finendo e che mancava poco alla disfatta del loro perfetto mondo
sospeso.
Tutti avevano paura di realizzare i propri gesti sospesi perchè pensavano
che non se ne potesse ricevere più nessuno; fu per questo motivo che, un
bel giorno, non si ebbero più gesti sospesi da ricevere.
Il mondo sospeso si trasformò in un mondo in attesa e in aspettativa: tutti
attendevano e aspettavano l' amore, chi aspettava i soldi, chi le carezze, chi
l' amicizia, chi il lavoro, chi l' autobus, chi il film da vedere il sabato sera, chi
le telefonate ecc ecc.
e tutti si svegliavano aspettando di svegliarsi, amavano aspettando di
amarsi, mangiavano aspettando che gli piacesse. Insomma il circolo della
sospensione interrotto, portò delle gravi conseguenze fisiche agli abitanti di
Sospeso.
Le persone erano diventate grasse, perchè aspettavano che cominciassero i
corsi in palestra per fare un po' di moto, gli occhi erano diventati piccoli e
spenti, perchè aspettavano che gli si accendesse una luce esterna per
guardare bene le situazioni ; le mani ,piccole e deboli, poichè poche erano le
cose che avrebbero potuto trattenere , in quanto i doni sospesi erano finiti;
la luce nel petto si era spenta, perchè ormai non c' era più nessuna strada
sospesa da illuminare , né nessun panorama di gente sospesa da guardare, e
allora era meglio spegnere tutto per non vedere il degrado che aveva
pervaso tutto il Mondo Sospeso.
Continuò così ancora per moltissimo tempo.
Le vite erano diventate spente, ognuno tentava , prima degli altri, di
accaparrarsi l' ultimo tozzo di pane e non ne lasciava nemmeno una mollica
al suo vicino.
Arrivò finalmente il momento del secondo totale black out.
Questa volta ad andare in stand-by furono gli esseri stessi; si bloccavano
mentre camminavano, mentre mangiavano, mentre guardavano un film o
cercavano la maniera più economica per vivere, o il modo meno faticoso per
trovare un lavoro.
Tutti avevano cominciato a guardarsi con sospetto, gli occhi si erano
rimpiccioliti sempre di più, molti erano diventati ciechi e si erano arrotolati
su se stessi, traformandosi in vere e proprie chiocciole, si muovevano
rotolando , ritornando a casa con forti mal di schiena: anche loro furono
colpiti dal blocco.
Quando anche finalmente l' ultimo essere di sospeso si bloccò; successe che
una forza, sottoforma di vortice rosa, vorticoso, vorticosamente li unì
portandoli in sospensione , al di sopra del mondo sospeso , in modo che ,
dall' alto, pur avendo occhi piccoli, tutti potessero vedere ciò che era
successo.
Dalla sospensione, tutti videro ;guardando , tutti ripresero le proprie facoltà
fisiche da esseri Sospesi. Gli occhi grandi e luminosi, i corpi filiformi e la luce
nel petto.
Da quel giorno in poi nessuno si dimenticò che, seppure si fosse verificato
un black out, i gesti sospesi ci sarebbero stati in abbondanza per tutti, lo
scrissero in ogni angolo del mondo Sospeso, per far sì che anche le
generazioni di esseri sospesi del futuro apprendessero e non dimenticassero
mai.
Valentina Pirozzi